
Protagonista (di questa installazione come della ricerca di Cuccu) è la Luna, un tempo unica e incontrastata Dea, il più luminoso fra gli astri notturni.
Il nero e l’argento le appartengono. Un tempo regolava la calendarizzazione: 13 i mesi lunari (fra uno e l’altro scompare per 3 giorni, poi risorge). I cicli agrari segnano il ritmo del battito sociale nel corso dell’anno. Le maree che provoca condizionano e agitano i fenomeni naturali. L’acqua, anche quella dello specchio, è la sua metafora per eccellenza. L’intero sapere umano delle origini è ad Essa derivato o riferito.
Iside è la femminilità, la fecondità; è la sola a sviluppare capacità creative perché unica a poter generare rispetto alla controparte maschile. Il mistero della vita le appartiene, così come la magia e l’arte. Madre amorevole è al contempo madre terribile, regalando vita e morte che, entrambe, passano per l’acqua.
Caratteristiche tecniche
Asino e testa tomè, sono terrecotte da stampo smaltate. Asino ha ulteriore passaggio al terzo fuoco.
Entrambe in collaborazione con Terra Pintada.
Curriculum
Laureatosi in Architettura a Roma, dove ha vissuto sino al 1997, è orientato alla museografia, alla comunicazione, alle arti e al design. Cura dal 1993 il settore espositivo della casa editrice Ilisso di Nuoro. È stato Responsabile Didattico dell’Istituto Europeo di Design di Roma (1993-97), nel contesto del quale è stato promotore, curatore e allestitore di numerose mostre. Ha firmato il progetto allestitivo di esposizioni quali, a Roma: I. Kowaliska, 1989; C. Nivola, 1992; M. Lai, 1993. A Bosa: Melk. Melis, 1989 (curatore anche del catalogo). A Cagliari: F. Melis Marini, 1994; E. Tavolara, 1994; M. Manca, 1995; E. Leinardi, 1995; T. Sini, 1998; Collezione Ingrao (permanente), 2001; C. Nivola, 2008. A Sassari: G. Biasi, 1998; M. Delitala, 1999; 100 Anni di Ceramica (curatore anche del catalogo), 2000; S. Dessy, 2002; A. Marras, 2003. A Nuoro, 2010, ha disegnato gli arredi del Museo F. Ciusa. Nel 2011, componente del team di progettisti per DOMO, XIX Biennale dell’Artigianato Sardo, gli viene assegnato dall’Adi Index, il Compasso d’Oro.
Dal 1985 ha messo a punto un personale codice espressivo sulla rilettura della tradizione popolare partendo da quella isolana ed esponendone gli esiti artistici in forma individuale a Villanova Monteleone, Palatu ’e sas Iscolas, 2000; Roma, Galleria AAM Architettura Arte Moderna, 2001; Cagliari, Lazzaretto di Sant’Elia, 2003; San Vero Milis, Museo Archeologico, 2016; Guimarães (Portogallo), Nove às Cinco, 2017; Milano (Asino vola, 2018), Università Bocconi; Mamoiada (Ineffabile volto, 2019), Museo della Cultura e del Lavoro; Oristano (Ontos, 2020), Museo Diocesano Arborense.